UN LIBRO PER I 30 ANNI DI ONDABLUA

UN LIBRO PER I 30 ANNI DI ONDABLU

 

 Sarà presentato sabato 7 dicembre prossimo alle 18.30 presso il Centro Papa Luciani a Col Cumano di Santa Giustina il libro per ricordare i primi trenta anni di Ondablu.
Il libro è stato curato dalla professionista editoriale Vania Russo che scrive:
“La storia della Società Ondablu ha a che fare con l’acqua. L’acqua è il punto di partenza, la componente essenziale in cui si immergono le vicende di chi ha visto una possibilità e ha scelto di tentare di costruire qualcosa di solido partendo da un liquido; non è un paradosso poetico, è esattamente quello che è successo”.

La citazione può comunicare il senso profondo di quest’opera e, soprattutto, del lavoro svolto dalla società sportiva protagonista di questa vicenda: la solidità di una testimonianza concreta, in un territorio non facile, e la fecondità del lavoro fatto.
Secondo la società Ondablu questo libro non doveva soltanto encomiare i successi raggiunti, ma anche far riflettere sul significato del percorso fatto, sulle sfide affrontate, sui motivi di crescita e sul cambiamento a cui tutto questo ha portato. L’intento è stato quello di fare memoria di come l’impresa sia stata compiuta, per poter trasmettere ad altri il valore che si è costruito. Valori, quindi, non soltanto beni materiali.

La storia della società cooperativa sportiva dilettantistica Ondablu che da tre decenni gestisce l’impianto natatorio comunale di Santa Giustina, da due la piscina comunale di Pedavena e per un periodo ha gestito anche la piscina comprensoriale di Agordo (2024 – 2019), è un cammino che unisce passione, ingegno e un intenso impegno; un cammino che ha riguardato non soltanto l’attività sportiva, ma il benessere stesso delle persone e delle comunità locali.
Per questo, il libro commemorativo del trentennale affidato alle mani di Vania Russo non è soltanto una cronaca di eventi, ma rappresenta un vero e proprio crocevia tra memoria e trasmissione, un passaggio simbolico in cui tutti quelli che ne hanno fatto parte potessero riconsiderare ciò che è stato fatto in virtù di ciò che ancora si potrà – e si dovrà – fare.

Come è giusto che sia, il libro inizia con la data di fondazione della società – il 1994 – e continua raccontando di come l’acqua sia diventata l’elemento centrale delle sue attività, lo strumento attraverso cui promuovere valori come la salute, la consapevolezza, le relazioni. Nel libro, questa crescente consapevolezza è raccontata attraverso aneddoti, testimonianze, ricordi; ci sono nomi, fatti, persone. Rendere l’acqua accessibile a chiunque, e in ogni fase della vita, è diventato il motivo propellente e centrale delle attività della società Ondablu e ha condotto prima i fondatori, e poi tutti i collaboratori, a una forma di servizio alla comunità, a una risposta alle esigenze del territorio, dalle attività agonistiche ai progetti dedicati a categorie particolarmente vulnerabili, come anziani, donne in gravidanza e persone con bisogni speciali. Ciò è stato possibile grazie alle sinergie costruite negli anni. Il Consiglio di amministrazione, i soci della società ed i suoi collaboratori hanno costruito legami e collaborazioni ora con le amministrazioni locali, ora con le istituzioni scolastiche, ora con figure professionali del mondo della rieducazione motoria e della riabilitazione, dunque medici e fisioterapisti, oppure associazioni di impegno sociale.

La serie di convegni “Acqua per tutti” ne è un esempio, ed è uno dei capitoli centrali di questa storia. Nato all’inizio degli anni 2000, questo percorso formativo si è evoluto nel tempo, offrendo convegni e momenti di approfondimento sui temi del benessere fisico e mentale. Il libro racconta come, in ogni edizione, si sia cercato di ampliare lo sguardo, non solo parlando di disabilità, ma promuovendo una visione sostenibile della gestione degli impianti natatori.
Ma la storia di Ondablu non è stata solo un percorso in discesa, ci sono state molte difficoltà che la cooperativa ha dovuto affrontare, soprattutto negli ultimi anni, dalla crisi economica, che ha colpito duramente il settore sportivo, all’aumento esponenziale dei costi energetici, fino alle chiusure forzate imposte dalla pandemia di Covid-19

La copertina del libro, con le tante gocce, dipinte abilmente dall’artista bellunese Maria Meraglia, che affianca ormai da anni le mostre che Ondablu ha allestito, con il riferimento al percorso internazionale dedicato al valore dell’acqua e noto come “Water is Life – Acqua è vita”, sono quelle che la società ha attratto, trattenuto e reso feconde, riuscendo a sospingere un moto costante e potente, fatto di persone, di impegno e di solidarietà. Trent’anni dopo la sua fondazione, quell’onda continua e il libro del trentennale, fortemente voluto dai soci fondatori, non esiste solo per celebrarne i successi, ma anche per trasmetterne il valore e continuare ad alimentare la magnifica portata dell’Ondablu.